Som deu milions que parlem al català

Si inizia sempre col dire che il catalano è un dialetto.
Ma non è proprio così, nel senso che si è una lingua, ma è una lingua particolare che usano i catalani tra di loro per sentirsi liberi dall'egemonia spagnola.
Non è impossibile impararla anzi, per uno che viene da Milano, Brianza o dintorni è un po' come mettersi a parlare un dialetto locale, un po' strano e imbastardito dal francese, dallo spagnolo e da un italiano un po' arcaico.
Per prima cosa un piccola cronologia del catalano. (da wikipedia.it)
Medioevo: il catalano è lingua ufficiale del regno di Aragona, si hanno anche dei trattati filosofici come il trattato filosofico-religioso di Ramon Llull che risale al Duecento.
Metà del '500: Con l'avvento degli Asburgo al trono spagnolo il castigliano acquista maggiore prestigio a discapito del catalano che perde la sua importanza.
1707-1716: con il decreto di Nueva Planta emanato da Filippo V impone il castigliano come unica lingua per l'amministrazione relegando il catalano ad una lingua di uso vernacolare.
'800: Nasce una corrente chiamata Renaixença che promuove l'uso del catalano, ormai considerato dai più un dialetto.
inizio del '900: Grazie a Pompeu Fabra che normalizza l'ortografia il catalano torna ad essere usato come lingua.
1931: Con la Seconda Repubblica Spagnola e la prima costituzione della Catalogna, il catalano diventa coufficiale al castigliano
1939: Con il regime franchista il catalano ritorna ad essere considerato un dialetto.
1979: Con il ritorno della democrazia e la promozione della Costituzione della Catalogna, il catalano ritorna ad essere considerato idioma coufficiale insieme allo spagnolo all'interno della Generalitat de Catalunya, nella Comunitat valenciana, nelle Ills Balears e in alcune zone delle autonomie vicine.
Se è lingua o no decidetelo voi, fatemelo sapere.
Adeu